
In linea assolutamente generica possiamo dire che il mondo degli NFT è legato al mondo delle criptovalute ed in particolare al mondo della blockchain.
È importante iniziare a familiarizzare con questi concetti indipendente dal nostro interesse per la materia o per il loro acquisto.
Ma perché? Andiamo per gradi.
Cos’è un NFT?
NFT è l’acronimo di Non Fungible Token (Token non fungibile) cioè asset che non può essere sostituito da nessun altro, un pezzo unico.
Scendendo un po’ più nello specifico possiamo dire che sono dei contenuti, caratterizzati dalla immaterialità, che possiedono una firma digitale che garantisce la loro unicità e autenticità.
Come vengono utilizzati (AD OGGI) gli NFT?
Per capire bene la loro utilizzazione pratica è necessario immaginare un NFT identificandolo come un oggetto unico (un’opera d’arte su tela) oppure una copia (pensiamo ai biglietti del cinema, ce ne sono moltissimi simili ma ognuno è unico in quanto numerato).
Ideologicamente qualsiasi cosa potrebbe essere trasformata in NFT rendendola un originale che potrebbe poi essere venduto e scambiato senza pericolo di contraffazione in quanto la firma digitale che possiede tale asset gli garantisce la sua originalità.
La proprietà dell’NFT appartiene a chi ne ha la detenzione che però non si riferisce alla grafica in sé, o all’asset, ma si riferisce al collegamento al file stesso. Collegamento che può essere inteso come un codice di accesso al file che potrebbe tranquillamente essere detenuto su un file Excel.
L’applicazione più comune di NFT al momento è quella delle opere d’arte digitali ma anche biglietti per concerti e certificati vaccinali.
Le persone da sempre sono attratte dalle arti e da sempre il prezzo dell’arte è determinato dalle mode.
Hai comprato un quadro per metterlo in casa e godertelo o per lucrare sulla sua eventuale rivendita?
Questo è il fattore che terrei in considerazione.
Molte volte facciamo un acquisto e pensiamo “comunque sia ha un valore intrinseco e potrei rivenderlo o addirittura guadagnarci sopra”.
Il 90% delle volte è solo una logica di auto-giustificazione dell’acquisto di una cosa che ha valore per noi. Il che non significa che non abbia un valore intrinseco ma di certo, ciò che conta, è il valore che gli attribuiamo noi.
Allora perché dovrebbero interessarmi gli NFT?
Questo è il punto. Non è molto la valenza delle opere d’arte digitale in sé che personalmente lascia molto il “tempo che trova” e che relega quest’ambiente agli amanti ed esperti del settore e ai creatori di contenuti digitali. In particolare (come nel mercato dell’arte tradizionale) coloro che riescono ad ottenere guadagni investendo nelle opere d’arte sono veri e propri professionisti del settore che dedicano la loro storia lavorativa a questo mondo. Non fa differenza il mercato NFT.
Il concetto è che il mondo digitale, in perenne evoluzione, escogita sempre nuove applicazioni da usare nel mondo reale. Per questo motivo gli NFT potrebbero trasformarsi in un futuro, nemmeno troppo lontano, in biglietti per musei, per aerei, per concerti, per il cinema e qualsiasi altra cosa che la nostra immaginazione può raggiungere.
Di sicuro questo cambiamento sarà progressivo e in linea con la digitalizzazione dei pagamenti ma escludere totalmente il proprio interesse per la conoscenza di fattori che potrebbero cambiare il nostro modo di vita, potrebbe non essere la giusta mossa per continuare ad essere protagonisti delle nostre vite.
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