Il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook di aprile ha indicato che il PIL aumenterà nel 2023 del 2,8% in diminuzione rispetto il 3,4% dello scorso anno.

Tale previsione tutt’altro che ottimistica vedrebbe il PIL mondiale più basso dal 1990.

I paesi sviluppati saranno quelle che subiranno un maggior rallentamento mentre i paesi emergenti si dimostreranno maggiormente resilienti nella crescita economica come loro tradizione.  

L’economia globale sta affrontando diversi problemi e si sta riprendendo dai recenti stravolgimenti degli ultimi 3 anni iniziati con la pandemia. Le recenti turbolenze bancarie non hanno fatto altro che aumentare le incertezze e i timori di una recessione e instabilità finanziaria a fronte di una inflazione particolarmente elevata.

La sfida di governi e banche centrali è quella di mantenere sostenuto il trend di decrescita della inflazione senza portare le economie in una recessione che potrebbe abbattere ancora di più il già basso PIL stimato dall’FMI.

Con l’occhio puntato verso la stabilità del settore bancario la politica monetaria resta però focalizzata sul ritrovare la stabilità dei prezzi e l’FMI è fortemente convinto che per nulla al mondo deve essere abbandonata la lotta all’inflazione.

Le previsioni dell’FMI:

il Fondo Monetario Internazionale ha quindi individuato due scenari possibili:

Il primo considerato quello “BASE” prevede una crescita come sopra anzidetto al 2,8% nel 2023 e del 3% nel 2024 che potrebbe ulterioriormente ridursi a causa di un ulteriore inasprimento delle condizioni di finanziamento erogate dalle banche. Tramite una realizzazione del cd. soft landing le economie potrebbero tornare però ben presto a riprendere trend interessanti di crescita.

In uno scenario “GRAVE” la cui probabilità è considerata essere piuttosto bassa, vedremmo invece una ulteriore riduzione del PIL globale con l’ingresso in una recessione e la corsa verso beni considerati “rifugio” e un’allungamento delle tempistiche necessarie alla ripresa.

Il nostro portafoglio di investimenti dovrebbe considerare entrambe le possibilità di accadimento seguendo i tradizionali comportamenti finanziari in linea con il cosiddetto ciclo economico rendendo gl investimenti coerente alle condizioni macroeconomiche attuali e future.

Link al report completo:

https://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2023/04/11/world-economic-outlook-april-2023

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