Nelle ultime settimane ed in particolare negli ultimi giorni, i mercati finanziari stanno dando dei duri colpi ad investitori e trader che da sempre li popolano.

Cosa ci insegna? a non dare mai per scontate nel mercato quelle che a noi sembrano semplici relazioni logiche tra cause e conseguenze.

I mercati finanziari sono una sorta cervellone intelligente che prova ogni volta a elaborare una quantità di informazioni sovrumana: dati macroeconomici, microeconomici, movimenti monetari, situazioni politiche, geopolitiche e tutto quello che potrebbe avere delle conseguenze economiche.

Abbinato a questo c’è poi l’aspetto delle emozioni umane (perché si i mercati sono fatti anche da persone), avidità e paura solo alcune delle emozioni che colpiscono, chi più chi meno, tutti gli operatori dei mercati.

Queste affermazioni dovrebbero essere sufficienti a comprendere quanto possa essere sbagliato provare a prevedere nel breve periodo gli andamenti dei mercati e quanto possa essere pericoloso affidarsi a questi processi.

Un esempio di questi giorni, per esempio di ieri, potrebbe essere:

“C’è la guerra! Devo vendere tutto e mettermi al sicuro!”

Tutti quelli che si sono comportati così lo sanno bene in quanto sono stati terribilmente smentiti da Wall Street che addirittura ha chiuso in terreno positivo pesando tutta una serie di informazioni che al contrario della di quella Russo-Ucraina non avevano i riflettori puntati in quanto stavamo tutti osservando quello.

I mercati sono irrazionali, imprevedibili e di certo non basta una sola notizia per fargli prendere un indirizzo, sia rialzista che ribassista.

Queste considerazioni dovrebbero farci meditare tutti su quanto sia errato prendere decisioni finanziarie in fasi di forte volatilità o forti correzioni.

La prima idea potrebbe essere quella di mettersi in difesa in fasi di forte volatilità.

Se invece venissimo smentiti?

Se invece di andare in panico mantenessimo i nervi saldi e considerassimo i nostri investimenti in relazione solo ai nostri obiettivi?

Se vedessimo una volatilità come occasione per impostare degli ingressi graduali in asset a maggior rendimento che in questo momento stanno soffrendo ma che torneranno a splendere a tempesta passata (seppur nessuno sappia quanto possa durare o essere forte)?

Domande su cui il sottoscritto consiglia una attenta riflessione.

Di certo è sempre bene, per ogni investitore, possedere un cuscinetto di liquidità da utilizzare in momenti opportuni.

Questo piccolo articolo potrebbe essere la sintesi in tono sarcastico di un capitolo di un valido manuale di educazione finanziaria che aimè non viene insegnata a scuola anche se tutti prima o poi dovremo farci i conti.

“C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa”. Warren Buffet

**Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come fonte per prendere decisioni di investimento.