
Accade molto frequentemente che quando i mercati sono caratterizzati da alta volatilità e/o quando crollano si è colti dal panico. Spesso alla paura si affiancano decisioni di disinvestimento o sostituzioni del comparto di investimento che si era scelto. Nel caso in cui si decida di dar retta a queste sensazioni, si potrebbe andare incontro a performance scadenti sia per la tendenza di un eccessivo turnover dei prodotti in portafoglio ma anche a causa dell’abitudine di vendere durante i ribassi del mercato. Quali consigli quindi per un investitore?
Non avere aspettative basate sui rendimenti passati.
Molti risparmiatori, investitori si sono avvicinati al mercato durate il 2019 e il 2020. Ebbene le performance in questi due anni sono state tra le più alte della storia dei mercati finanziari. Si tenga presente che è difficile che questo trend venga mantenuto per i prossimi anni e le performance, probabilmente, saranno più contenute. Il grafico sottostante mostra i risultati di alcuni indici e è possibile notare come i rendimenti degli stessi diminuiscano aumentando l’orizzonte temporale. Questo sta a segnalare che il mercato negli ultimi anni è stato molto performante rispetto al passato. Aspettative irrealistiche sul futuro possono quindi condurti a errori che impatteranno ancora più sulle performance.
Indici a confronto

Non inseguire i rendimenti.
Ricerche evidenziano che generalmente i guadagni dei clienti sono inferiori rispetto ai rendimenti dei prodotti finanziari che gli stessi hanno in portafoglio. Per quale motivo? Semplice per la tendenza degli investitori a ricercare le tempistiche di ingresso e uscita, “voglio vendere ai massimi e comprare ai minimi”. La maggior parte di coloro che persegue questa strategia (cd. market timing) perde opportunità che avrebbe ottenuto semplicemente restando investito.
Quali rischi comporta il “market timing”?
I possibili costi per i tentativi di market timing portano nella stragrande maggioranza dei casi a perdite di performance. Molto spesso i clienti si lamentano dei costi, costi del servizio, non voglio costi, c’è oggi una grande attenzione sui costi. Ma qual è il costo di cercare di essere più bravi del mercato? Il grafico sottostante rappresenta i guadagni nel lungo periodo nel caso avessimo perso le migliori giornate di rialzo dei mercati (che di solito sono giorni molto vicini alle giornate di ribasso), giornate che quindi avremmo plausibilmente perso in tutto o in parte nel caso di brusche uscite.
I rischi del market timing

Segui un processo e una strategia, valuta i scenari possibili, sii consapevole.
Un progetto di investimento se paragonato ad una corsa ciclistica, si avvicina più ad una tappa di 200km che ad una prova a cronometro da 50km. Verrà premiata la pazienza e la costanza, abbinate ovviamente ad una solida strategia. Un lungo orizzonte temporale sarà anche in grado di mitigare possibili storni del mercato che porterebbero la tua posizione in negativo. Certo, avere pazienza, costanza e un orizzonte di lungo periodo non significa non fare mai nulla, ma le decisioni dovranno essere razionali e informate per aumentare il più possibile la possibilità di acquisire il maggior vantaggio statistico al fine di arrivare a raggiungere i propri obiettivi.
**Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.