È opinione diffusa che quando si parla di mercati finanziari e di pianificazione finanziaria si pensa a grandi capitali e grandi patrimoni. Questa tipologia di pensiero è totalmente differente dalla realtà delle cose. Per comprendere questo aspetto si devono analizzare bene le parole risparmio e investimento.

Per risparmio si intende la quota di reddito che viene accantonato al fine di un suo possibile utilizzo futuro. Il risparmio quindi consentirà all’individuo o alla famiglia di godere di una maggiore tranquillità in quanto questo potrà essere utilizzato per far fronte a consumi futuri o eventuali imprevisti che costituirebbero un potenziale problema nel caso di sua assenza. È possibile poi possibile destinare, in parte, i propri risparmi a degli investimenti.

Investimento può essere inteso sia in senso strettamente economico come per esempio acquisto di un bene che possa migliorare la qualità della vita (caldaia ad alta efficienza energetica, automobile etc.) sia in senso più finanziario (come un’obbligazione, una azione etc.…) al fine di trarre un profitto dal proprio risparmio.

Effettuare un investimento, sia che esso si traduca in una caldaia, in un’automobile o in un prodotto finanziario non è mai facile e richiede scelte ponderate. La caldaia potrebbe risultare non efficiente come ci era stato descritto dal venditore e quindi un acquisto con un cattivo rapporto qualità/prezzo, la macchina risultare inadeguata al nostro utilizzo e quindi venduta poco dopo ad un prezzo molto più basso e l’investimento nell’obbligazione consigliata da nostro zio deleteria a causa dell’inadempienza della società emittente.

Chiaramente questi sono paragoni simbolici ma nel caso si dovesse parlare di simili ammontari monetari, potrebbero essere investimenti perfettamente sostituibili oppure insostituibili a seconda dei propri obiettivi e/o esigenze (Sto comprando una nuova macchina per pura necessità o per sfizio?)  

Una cosa è lampante: dal momento in cui si decida di dedicare parte del risparmio ad un investimento sarà indispensabile tenere in profonda considerazione sia i rischi che incorriamo nell’effettuarlo, sia le opportunità che tale investimento potrebbe riservarci nel futuro. Dall’altra parte dovremo poi considerare l’eventualità di non fare nulla ed il costo futuro che sosterremo per non aver fatto niente. 

Ovviamente si ripete che tutto questo sopracitato ragionamento dovrà dimostrare una fortissima coerenza con i nostri obiettivi futuri poiché l’investimento dovrà essere nient’altro che il mezzo per raggiungerli.

Le soluzioni scelte possono essere infinite quanto i differenti obiettivi e esigenze delle persone e delle famiglie ma resta una costante:  avere consapevolezza di questi concetti.

Vuoi saperne di più rispetto l’ottimizzazione del risparmio? Leggi gli articoli precedenti, visita il mio sito e contattami per qualsiasi dubbio.

**Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.